Gli analisti della banca d’affari francese hanno selezionato sui listini europei i titoli che meritano il rating buy (comprare), grazie alle potenzialità ancora inespresse anche in uno scenario di deflazione:
- Akzonobel. Target price di 75 euro (total return del 19%) per la multinazionale chimica olandese, che capitalizza 16 miliardi di euro. Il focus è sulla qualità degli utili e sulla ristrutturazione nei mercati emergenti, mentre aumenta l’efficienza grazie al taglio dei costi. Il titolo tratta a 14,6 volte l’utile 2016. Il dividend yield 2016 è 2,7%.
- Axa. Il prezzo obiettivo del titolo (55 miliardi di capitalizzazione) è 32 euro (total return del 45%). Il gruppo assicurativo francese è uno dei più promettenti del settore, ma le sue potenzialità non sono ancora scontate nelle quotazioni attuali. Il gap di valutazione (p/bv di 0,8) rispetto ai competitor è del tutto ingiustificato, perché sono eccessive le preoccupazioni degli investitori sulle attività in Usa e la solidità finanziaria. Il rendimento della cedola 2016 è 5,6%.
- Carrefour. Target price di 35 euro (total return del 35%) per il gruppo retail francese, che ha iniziato una nuova fase espansiva in vista della strategia multi-format del 2017. Il titolo, che capitalizza 20 miliardi di euro, sul listino di Parigi tratta 16,3 volte l’utile 2016. Il rendimento della cedola 2016 è 2,8%. I ricavi sono realizzati per il 47% in Francia, per il 26% in Europa, per il 19% in America latina e per l’8% in Asia.
- Renault. Il prezzo obiettivo del titolo (26 miliardi di capitalizzazione) è 98 euro, che implica un total return del 22%. Le valutazioni attuali non riflettono infatti pienamente le trasformazioni in atto nel gruppo automotive. In particolare le sinergie che deriveranno dall’alleanza con Nissan potranno garantire margini reddituali soddisfacenti e un’adeguata generazione di cash. Il p/e (prezzo/utile) è 6,4, mentre il dividend yield 2016 è 3,3%.
- Crédit Agricole. La banca francese, alla quale è stato attribuito il prezzo obiettivo di 11,5 euro (total return del 21%), è la preferita per diverse ragioni, fra le quali il valore di libro costante, il profilo di crescita superiore alla media e l’esposizione alla ripresa dei mercati del credito dell’Eurozona. Notevole anche il dividend yield del 7%. Il titolo, che capitalizza 26 miliardi di euro, tratta 7,5 volte l’utile 2016 e 0,5 volte il valore di libro.
- Accor. La debolezza dell’euro e i significativi progressi che sono stati fatti nella ristrutturazione di HotelInvest migliorano le prospettive del gruppo francese. Con l’acquisizione del portafoglio di FRHI sarà inoltre in grado di rafforzare la presenza nella fascia più alta del mercato. Il target price del titolo, che capitalizza 10 miliardi di euro, è 41,5 euro (total return del 4%). Il p/e 2016 è 22, mentre il p/bv è 1,9. Il rendimento della cedola 2016 è 2,7%.
- Ing. E’ secondo gli analisti una delle banche europee più promettenti. Al prezzo obiettivo di 16 euro corrisponde un total return del 46%. Grazie alla solidità del capitale, l’istituto olandese dovrebbe continuare a garantire alti ritorni agli azionisti. Il titolo, che capitalizza 44 miliardi di euro, ha un p/e 2016 di 10, mentre il p/bv è 0,9. Il dividend yield 2016 è 7%.
- Enel. Rating buy sul gruppo italiano dell’energia (40 miliardi di capitalizzazione), con target price 4,15 euro (total return dell’11%). Il dividend yield 2016 (4,1%) è uno dei migliori del settore. L’annunciata ristrutturazione nei mercati dell’America Latina va nella giusta direzione. Secondo il management ogni calo dei prezzi dell’energia sarà controbilanciato da ulteriori tagli dei costi. I ricavi 2015 sono realizzati pil il 62% in Italia e il restante 38% in altri Paesi. Il p/e 2016 è 14, mentre il p/bv è 1,2.
- Vinci. Il titolo, che capitalizza 38 miliardi di euro, offre un rendimento della cedola 2016 del 3,3%, mentre il prezzo obiettivo è 76 euro, che implica un total return del 21% dalle quotazioni attuali. I punti di forza sono gli incoraggianti risultati 2015, la solidità del bilancio e l’eccellente track record nell’attività di m&a. Sul listino di Parigi tratta 14,8 volte l’utile 2016 e 1,4 il valore di libro.
- Aviva. Target price di 690 pence (total return del 61%) per la compagnia assicurativa Uk (23 miliardi di capitalizzazione) che ha una generosa politica dei dividendi con un rendimento 2016 del 5,9%. L’integrazione con Friends Life dovrebbe portare a sinergie di costo stimate in 225 milioni di sterline. Altri progressi su questo fronte saranno raggiunti nel 2017. Il giro d’affari è realizzato per il 60% in Uk, il 28% in Europa, il 5% in Canada, il 4% in Asia e il 3% in altri Paesi. Alle quotazioni attuali ha un p/e 2016 di 10,3 e un p/bv di 1,1.