Il gruppo svizzero Julius Baer ha annunciato oggi che l’utile netto adjusted per il 2015 è crollato del 52% a 279 milioni di franchi svizzeri rispetto all’anno precedente a causa degli oneri legali collegati all’accusa delle autorità americane di favoreggiamento dell’evasione fiscale.
Al netto dell’impatto degli oneri, l’utile netto pre-tasse è salito del 17% a 830 milioni di franchi. Julius Baer ha beneficiato dell’aumento del 3% delle masse in gestione a 300 miliardi, di cui 60 miliardi in capo alle attività internazionali di gestioni patrimoniali acquisite da Bank of America Merrill Lynch.
L’aumento degli asset in gestione è stato registrato nonostante l’impatto valutario negativo di 10 miliardi di franchi, ha precisato la banca svizzera. Julius Baer ha messo a segno una raccolta netta in aumento del 4,2% a 12 miliardi, di cui 8 miliardi tramite acquisizioni, e il suo consiglio di amministrazione ha intenzione di proporre un aumento del dividendo del 10% a 1,1 franchi per azione.
In Italia, Julius Baer sta investendo. A fine 2015 la banca svizzera aveva annunciato che intendeva salire fino all’80% di Kairos Investment Management, società di gestione che dovrebbe essere quotata quest’anno a Piazza Affari.