In sintesi:
- Nel 2018 gli investitori esteri hanno ridotto le loro consistenze di titoli di portafoglio italiani, principalmente titoli di Stato; gli investitori italiani hanno continuato ad acquistare titoli di portafoglio esteri, ma in misura decisamente più contenuta rispetto agli anni precedenti.
- I deflussi di capitale che ne sono risultati sono stati solo in parte compensati dalla maggiore raccolta netta all’estero delle banche italiane e dal surplus di conto corrente e conto capitale, traducendosi in un aumento di 43 miliardi della posizione debitoria della Banca d’Italia su TARGET2.
- Il deterioramento del saldo si è realizzato quasi interamente tra maggio e giugno; da settembre la posizione debitoria è sostanzialmente stabile (482 miliardi a fine gennaio 2019).
- La scomposizione dell’andamento del saldo TARGET2 e dei sottostanti movimenti di capitale è disponibile nel fascicolo “Bilancia dei pagamenti e posizione patrimoniale sull’estero” (Tavola 7) della collana statistiche e nella Base Dati Statistica.
Le variazioni nelle posizioni nette delle banche centrali nazionali (BCN) dell’area dell’euro nell’ambito del sistema dei pagamenti TARGET2 (saldi TARGET2) riflettono gli afflussi/deflussi netti di liquidità di ciascun paese a seguito delle transazioni transfrontaliere effettuate sul sistema stesso dalle BCN o dagli istituti di credito, per conto proprio o della clientela. Il saldo può essere letto come contropartita contabile di tutte le transazioni, commerciali e finanziarie, eseguite fra residenti e non residenti; pertanto, utilizzando l’identità contabile della bilancia dei pagamenti è possibile mettere in luce le principali tipologie di transazioni con l’estero connesse con le sue variazioni.
L’analisi dei dati più recenti relativi alla bilancia dei pagamenti dell’Italia aggiorna il quadro presentato in un precedente punto di vista e fornisce le seguenti evidenze.
Nel 2018 due sono stati i principali fattori che hanno inciso negativamente sul saldo TARGET2:
- gli investitori esteri hanno effettuato vendite nette sia di titoli pubblici (-46 miliardi di euro) sia di obbligazioni bancarie (-12 miliardi) e di altri titoli privati italiani (-12 miliardi); le vendite si sono concentrate tra maggio e giugno, attenuandosi nei mesi successivi;
- gli investitori italiani hanno continuato ad acquistare titoli di portafoglio esteri (47 miliardi), ma in misura significativamente più contenuta che in passato (meno della metà rispetto alla media degli ultimi tre anni).
Questi deflussi di capitale sono stati in parte compensati da afflussi derivanti dal surplus di conto corrente e conto capitale, che si è mantenuto elevato (44 miliardi, pari al 2,5 per cento del PIL), e dall’aumento della raccolta netta all’estero delle banche residenti sotto forma di prestiti e depositi (53 miliardi).
Su quest’ultima voce è bene fare una precisazione. La raccolta all’estero delle banche residenti avviene sia tramite negoziazioni bilaterali con controparti estere sia sul mercato MTS Repo, in cui vengono negoziati contratti pronti contro termine in titoli di Stato. Un’elevata quota degli scambi operati su tale mercato è intermediata dalle controparti centrali, che si interpongono tra i due soggetti della transazione agendo come acquirente nei confronti del venditore e come venditore nei confronti dell’acquirente, mitigando così il rischio di controparte e proteggendosi a loro volta dal rischio di inadempienza di ciascuna delle due parti attraverso l’acquisizione di adeguate garanzie. Per l’Italia questo ruolo è svolto da Cassa di compensazione e garanzia, che è un intermediario finanziario non bancario. Le operazioni pronti contro termine da essa intermediate sono pertanto registrate nella bilancia dei pagamenti (Tavola “Altri investimenti: passività”; TBP60270 nella Base Dati Statistica) nel comparto degli “altri settori” (in cui rientrano gli intermediari finanziari non bancari) anziché in quello delle banche; è necessario tuttavia tenerne conto per avere una misura corretta ed esaustiva della raccolta netta all’estero del settore bancario italiano sotto forma di prestiti e depositi. Circa 43 dei 53 miliardi di aumento dell’indebitamento netto verso l’estero delle banche italiane nel 2018 sotto forma di prestiti e depositi sono riconducibili a operazioni di pronti contro termine intermediati dalla controparte centrale.
Di riflesso a questi movimenti di capitale e agli afflussi connessi con le partite correnti, nel corso del 2018 le passività della Banca d’Italia su TARGET2 sono aumentate di 43 miliardi (cfr. la tavola di seguito, in cui i dati di bilancia dei pagamenti sono stati riaggregati per meglio mostrare le principali contropartite delle variazioni del saldo TARGET2). L’aumento della posizione debitoria su TARGET2 si è concentrato in larga parte nei mesi di maggio e giugno, in concomitanza con le tensioni osservate sul mercato finanziario italiano.
Da settembre la posizione debitoria su TARGET2 si è sostanzialmente stabilizzata, attestandosi a 482 miliardi alla fine di gennaio 2019; vi hanno contribuito le condizioni più distese sul mercato dei titoli di Stato e una significativa attenuazione dei movimenti di capitale in uscita.